E' "milanese" la "bibbia" delle piste ciclabili sul web
Nato 5 anni fa da un'idea di Alberto Sarullo, milanese doc, "Piste-ciclabili.com" sta crescendo a dismisura, arrivando a quasi 50mila chilometri di itinerari consigliati
Il tema delle piste ciclabili a Milano è stato protagonista in campagna elettorale, una promessa che Moratti e Pisapia avevano lanciato quasi in coro. I lavori per “biciclettare” la città, cominciati con il “Bike Mi” - servizio di bike sharing dell’Atim - e proseguiti con la costruzione di piste e corsie ciclabili nuove di zecca - soprattutto in centro - per essere sfruttati e apprezzati devono essere conosciuti.
A Milano non tutti sanno dove poter andare in bici evitando macchine, autobus e motorini. Ed è qui che entra in gioco il sito "Piste ciclabili.com". Divenuto in pochi anni un punto di riferimento per tutti i bikers meneghini e non solo, il sito nato 5 anni fa dall’idea di Alberto Sarullo (milanese doc) ha mappato quasi 50mila chilometri di percorsi ciclabili in tutta Italia.
Con un sistema simile a quello di Google Maps, scegliendo regione, provincia e comune, si possono scoprire tutti gli itinerari cicloturistici della penisola. E naturalmente di Milano. Se un giorno decideste di andare a lavoro o a fare un giro per la città pur non essendo esperti “biciclettari”, oltre a farvi un’idea del tratto da percorrere - grazie alla rappresentazione sulla cartina - saprete tutto quello che vi serve sulla pista che vi interessa: se sia ciclabile o ciclopedonale, sterrata o asfaltata, quanto è lunga, difficile e in pendenza.
Se invece avete la pedalata facile e conoscete un percorso nuovo o che sul sito non è indicato, potrete segnalarlo e condividerlo con tutti. Siccome anche a Milano la bicicletta è sempre meno un mezzo di trasporto e sempre più uno stile di vita, la community di "Piste-ciclabili.com" – circa 25mila iscritti che aggiornano gli itinerari di continuo – ha creato anche un’enciclopedia, il Wikiciclo, per “ottenere link e risorse utili a chiunque piaccia andare in bicicletta”. Lei che, oltre ad essere un bel passatempo, sarà forse il mezzo del futuro.