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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Niguarda / Via Padre Luigi Monti

I rapinatori col furgone per disabili (rubato) e i 5 raid in due ore

Fermati un 24enne e un 25enne. In due ore avrebbero colpito 5 volte

Cinque colpi in 150 minuti. Poi la fuga, a bordo dello stesso mezzo, e le manette. Due uomini - un 24enne italiano e un 25enne marocchino - sono stati arrestati martedì mattina a Milano dopo aver messo a segno cinque rapine nel giro di due ore e mezza. 

Il primo allarme, stando a quanto appreso, è partito alle 7.10 da via Turroni nel capoluogo meneghino. Lì, una signora è stata bloccata da due persone che le hanno puntato un coltello alla gola, le hanno sottratto la borsa e sono poi fuggite a bordo di un monovolume bianco adibito al trasporto di persone con disabilità. Venti minuti dopo il secondo raid, in via Guanella. A finire nel mirino dei due è stato un ragazzo: i banditi gli hanno tagliato parte dei jeans con un coltello e gli hanno rubato telefono e portafogli. 

Alle 7.45 un altro blitz, questa volta a Sesto San Giovanni, in via Croce. A trovarsi sulla strada del 24enne e del 25enne è stato un ragazzino di 13 anni: minacciato con la lama, è stato rapinato di soldi e cellulare. Alle 8.50 un nuovo allarme a Milano, in via Padre Luigi Monti, dove un anziano è stato scaraventato a terra da due uomini, sempre col coltello in pugno, poi fuggiti con un borsello. Alle 9.40 l'ultimo raid, a Cormano, in via Cadorna: a fare i conti con i rapinatori - in quel caso sarebbe sceso dal veicolo anche un terzo uomo - è stata una signora derubata di due cellulari e 70 euro in contanti. 

Tutte le vittime, subito ascoltate dai poliziotti, hanno riferito lo stesso particolare, mettendo insieme i cinque blitz: i banditi erano sempre fuggiti a bordo di un furgoncino per disabili. Partite le ricerche del mezzo, il Doblò bianco è stato ritrovato nell'area di servizio Lambro Sud, sull'autostrada A4, dove sono stati fermati i due arrestati, mentre il terzo complice è riuscito, per ora, a far perdere le proprie tracce. 

I poliziotti, che hanno recuperato parte della refurtiva, hanno poi accertato che il veicolo utilizzato per i colpi era stato rubato a Omegna a una famiglia che lo aveva acquistato per il trasporto di un familiare grazie a una colletta dei cittadini. I due rapinatori, sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, sono accusati di rapina aggravata e ricettazione e si trovano in carcere a Monza.
 

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