'Ndrangheta: sciolto il consiglio comunale di Sedriano
La decisione è stata presa dal consiglio dei ministri nella serata di martedì. Alfredo Celeste è stato deposto dalla carica di primo cittadino
Alfredo Celeste, il primo cittadino di Sedriano, è indagato per corruzione ma non si dimette, anche se il consiglio dei ministri ha sciolto il consiglio comunale sedrianese "per consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata", si legge in un comunicato diffuso al termine della riunione.
La decisione è giunta un anno e sei giorni dopo l'arresto di Celeste per corruzione. Il sindaco, in un primo momento, era stato rinchiuso agli arresti domiciliari ma a gennaio, in seguito ad un provvedimento che lo ha messo in libertà, è tornato ad amministrare il comune che guidava dal 2009 insieme alla sua maggioranza di centrodestra.
Nel mese di aprile la prefettura aveva istituito una commissione di tecnici ed esponenti delle forze dell'ordine per analizzare atti e determine comunali. Tre mesi di tempo non sono bastati: a luglio Corso Monforte ha rinviato l'indagine.
I lavori si sono conclusi nel mese di agosto quando la relazione è stata inviata ai commissari. Martedì sera, invece, è arrivata la decisione del consiglio dei ministri. Celeste ora è indagato a piede libero per corruzione semplice. L'udienza preliminare, iniziata la scorsa settimana, è stata aggiornata a novembre.
La Procura di Milano contesta al primo cittadino di Sedriano promesse di favori al presunto boss della 'ndrangheta lombarda Eugenio Costantino e a Marco Scalambra, accusato di essere collettore di voti delle cosche. I due — secondo quanto messo nero su bianco nelle carte — avrebbero agito per agevolare l'attività della criminalità organizzata.
Un primato lombardo: Sedriano è il primo comune lombardo sciolto per mafia.
