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Cronaca

20 donne uccise in Lombardia dall'inizio dell'anno

I dati su violenza domestica e stalking: "Costo sociale di 17 miliardi"

Sono venti le donne uccise in Lombardia dall'inizio del 2014. Lo rende noto l'assessore regionale alle pari opportunità Paola Bulbarelli. Lo stalking e la violenza domestica sono le cause principali di un fenomeno che non accenna, purtroppo, a diminuire. Secondo i dati diffusi dalla Bulbarelli, in Lombardia i 16 centri antiviolenza attivi hanno accolto quasi 14 mila donne (13.755) dal 2009 al 2013, di cui la maggior parte (8.388) per maltrattamento fisico. In 10 mila casi si è trattato anche di violenza psicologica. E 10 mila anche i minori coinvolti.

"Abbiamo stanziato un milione di euro all'anno, dal 2013, per incrementare la rete dei nostri centri", fa sapere l'assessore, secondo cui ce ne dovrebbero essere almeno un centinaio per arginare veramente il fenomeno. E sono già partiti corsi per avvocati, e prossimamente anche per medici, assistenti sociali e anche giornalisti, in modo che chiunque entri professionalmente in contatto con le vittime di violenza sappia come comportarsi.

Il punto debole della lotta alle violenze domestiche è la mancanza della denuncia. Solo il 7,3% delle vittime lo fa, per paura di ritorsioni su di sé o i figli. Tra spese sanitarie, cure farmacologiche, assistenza e mancata produttività, il costo "sociale" della violenza domestica sfiora i 17 miliardi all'anno in Italia. "Significa trovarsi in un Paese arretrato", commenta la Bulbarelli: "Deve cambiare l'approccio e deve esserci anche un cambio culturale, a partire dalle scuole. Possibilmente senza tagli dal governo".

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