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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Via Vaiano Valle

Le "Aree d'oro" del Parco Sud stanno per tornare al comune di Milano

Furono la pietra dello scandalo politico nel 1986, costrinsero Carlo Tognoli alle dimissioni. La ricostruzione

Torneranno al comune di Milano le cosiddette "aree d'oro", un milione di metri quadrati tra via Ripamonti e via dei Missaglia, che attraversano i quartieri Ticinello e Vaiano Valle. L'accordo con Unipol, oggi proprietario dopo il crack Ligresti, è cosa fatta. Ed è un accordo di ampio respiro: lo ha condotto Lucia De Cesaris quando era assessore all'urbanistica (si è recentemente dimessa), e riguarda anche la riqualificazione della torre Galfa, l'edificio di via De Castilla e altri interventi.

Sono state definite "aree d'oro" nel 1986, quando il neo assessore all'urbanistica Carlo Radice Fossati (Dc) era intenzionato a comprarle da Ligresti per un prezzo di 5 mila lire al metro quadro, ma gli venne detto che il suo predecessore, il comunista Maurizio Mottini, peraltro deceduto il 25 agosto, aveva già concordato l'acquisto per prezzi notevolmente inferiori (fino a mille lire al metro quadro, ma anche meno). Radice Fossati trovò le lettere d'impegno con cui Ligresti prometteva la vendita a prezzi stracciati per Palazzo Marino e informò la magistratura, provocando uno scandalo e costringendo il sindaco Carlo Tognoli alle dimissioni. Le inchieste che ne seguirono portarono poi all'archiviazione, ma la "macchia politica" era tracciata.

I tre lotti di terreno passeranno ora sotto il controllo pubblico. Nel frattempo sono rimasti terreni agricoli ed entreranno nel Parco Sud. Nel 1992 (giunta di Piero Borghini, ex Pci passato al Psi), si tenta nuovamente l'acquisto (a prezzo di mercato). Nel 1998 (giunta Albertini, di centrodestra) il comune prova invece a recuperare le aree per via giudiziaria, ottenendo un risarcimento stabilito dalla Cassazione.

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