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Coronavirus, Fontana: "Usciremo presto dalla crisi e dalla seconda ondata di contagi"

Secondo il presidente della Regione la Lombardia è vicina al punto di svolta

"Sono convinto che presto usciremo anche da questa seconda ondata e sono convinto che questo entusiasmo e questa volontà di fare e rilanciare soprattutto la nostra operatività e la nostra economia sarà altrettanto forte e sicuramente ci darà la possibilità di uscire anche dall'emergenza economica". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel suo intervento in occasione della terza edizione degli Stati Generali dell'Ingegneria dal titolo "Milano 2021: riprogrammiamo il futuro".

Secondo il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala, intervenuto prima del governatore della Lombardia, la ripartenza dell'Italia avverrà da città come Milano: "È importante riflettere su come si ripartirà e accettare il fatto che la ripartenza avverrà dalle città e da città come Milano. Si deve ripartire attraverso una trasformazione di tante cose: servirà molta creatività per identificare una nuova modalità di vivere sociale, ci sono trend e temi che stanno venendo fuori prepotentemente in tante città del mondo", ha aggiunto il sindaco. Tra gli aspetti principali, "non possiamo rubare un metro quadro di verde ma abbiamo enormi spazi da rigenerare", ha precisato, facendo l'esempio dello scalo di Porta Romana. "Milano può essere cartina di tornasole di questa idea di trasformazione e qui potremmo dare la dimostrazione che si può fare".

La Lombardia può diventare zona arancione?

Guardando al futuro più immediato, invece, la Lombardia deve restare regione 'rossa' per rischio Covid-19 o può invece diventare arancione? Alla domanda ha risposto Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano che nel pomeriggio di venerdì 27 novembre è intervenuto a 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1. "L'arancione potrebbe essere la promozione dell'attività svolta bene da tutti i cittadini", il riconoscimento "di un lavoro ben fatto, di un'azione che c'è stata" e che ha prodotto risultati "buoni" nonostante permangano "un certo impegno ospedaliero e una certa numerosità dei casi — ha chiosato l'esperto —. La difficoltà per qualsiasi politico, a ogni livello è trovare un equilibrio fra aspetti di salute, che dovrebbero portare a un lockdown stringentissimo e duraturo ma ovviamente inapplicabile, e aspetti economici" nonché relativi alla "tenuta psicologica" della popolazione.

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