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Elezioni comunali 2021

Elezioni comunali Milano, chi sono stati i candidati più votati

Nel centrosinistra domina Maran, nel centrodestra la preferita è la Sardone

Bene i volti nuovi, molto bene i volti noti. Le elezioni comunali di Milano - vinte dal sindaco uscente Beppe Sala con oltre il 57% dei voti - hanno premiato tutto il centrosinistra. Il primo partito è il Pd, con 152.200 "crocette" e il 33,86% dei voti: una "vetta" che il centrodestra non riesce a raggiungere neanche sommando il 10.74 della Lega, il 9.76 di Fratelli d'Italia e il 7.08 di Forza Italia.

Il discorso di Sala da "nuovo" sindaco

I flussi, inevitabilmente, si riflettono anche sulle preferenze verso i candidati, con gli elettori che hanno premiato - e tanto - alcuni degli esponenti dell'attuale giunta. 

La nuova giunta Sala, chi sarà il vicesindaco

"Mr preferenze" è Pierfrancesco Maran: l'assessore uscente - era al verde e all'urbanistica - ha portato a casa 9.166 voti, risultando il candidato con più preferenze. A questo punto sembra difficile che Sala non gli "regali" un terzo mandato da assessore. La seconda più votata è Anna Scavuzzo: per l'ex vicesindaco 4.563 voti e già la certezza di essere riconfermata come "seconda". A chiudere il podio delle preferenze è invece Silvia Sardone, volto forte della Lega - ed eletta in consiglio comunale - che ha portato a casa 3.585 voti. 

Chi entra in consiglio comunale a Milano

Nel Pd molto bene anche Lamberto Bertolè, presidente uscente del consiglio comunale, con 2.586 "X" e la giovane Gaia Romani, vera sorpresa della lista con 2.201 voti. Nella civica di Sala - 41.135 voti, il 9,15% - spiccano i due capilista: Emmanuel Conte 1656 voti e Martina Riva 1.593. Buona prova anche per l'assessore alla casa uscente, Gabriele Rabaiotti, con 1.112 preferenze. Tra i vincitori ottimi risultati anche per Carlo Monguzzi - 1.276 preferenze nell'exploit dei Verdi - e di Lisa Noja, 1.680, e Giulia Pastorella, 1.582, tra le fila dei Riformisti. Nonostante i 1.281 voti Paolo Limonta - assessore all'edilizia scolastica nell'ultima giunta e capolista di Milano unita - al momento è fuori da palazzo Marino, sempre che non venga riconfermato in giunta. Per Lorenzo Lipparini - altro ex assessore, lui alla partecipazione -, 508 voti personali tra i Radicali. 

I non eletti: chi resta fuori dal consiglio

Nel centrodestra, in tema di preferenze, brillano poche stelle. Oltre la Sardone, da segnalare Vittorio Feltri: il capolista di Fratelli d'Italia ha conquistato 2.268 voti. Dietro di lui, con 903 voti, terzo posto, Chiara Valcepina, l'avvocatessa finita al centro dello scandalo dopo le accuse sui presunti finanziamenti illeciti al partito. In Forza Italia hanno fatto bene Marco Bestetti - 2.065 preferenze per il presidente uscente del Municipio 7 - e Gianluca Comazzi con le sue 2.051 "X". Sopra quota mille anche Alessandro De Chirico, volto storico degli azzurri. Il più votato della lista civica di Bernardo è invece Manfredi Palmeri con le sue 328 preferenze. Ottima prestazione, nella lista Milano Popolare, per Matteo Forte: il consigliere uscente ha portato a casa 2.629 voti. 

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