rotate-mobile
Politica

Il consigliere che promette di fumare "una canna" davanti al comune (e perché lo fa)

A palazzo Marino scontro sulla legalizzazione della cannabis. La Lega si oppone e un consigliere Pd risponde per le rime

Una provocazione. O, forse, una promessa in piena regola. C'è un consigliere milanese, il democratico Daniele Nahum, che ha annunciato di essere pronto a fumare una "canna" fuori dal comune di Milano come gesto di disobbedienza civile. 

È stato lui stesso a prendere "l'impegno" lunedì sera in aula a palazzo Marino, dove lui e i colleghi stavano discutendo un ordine del giorno - poi approvato - firmato da Filippo Barberis che chiedeva al sindaco e alla giunta di attivarsi "con il Parlamento per sostenere l'approvazione di una legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo della marijuana e dei suoi derivati".

Alla proposta si è fermamente opposta la consigliera della Lega Deborah Giovanati che prima ha tuonato che "non deve passare il messaggio della banalizzazione del consumo della cannabis" e poi ha chiesto ai suoi colleghi a favore all'ordine del giorno di fare il test del capello, evidentemente per verificare l'assunzione di sostanze stupefacenti.

In risposta è però arrivato il colpo di teatro di Nahum, tra i firmatari del documento, che ha poi confermato la sua posizione - con orgoglio - sui social. "Durante il dibattito su un ordine del giorno con cui la maggioranza chiede la legalizzazione della cannabis, una consigliera comunale della Lega ha proposto l’analisi del capello per le colleghe e i colleghi per sapere se utilizzano sostanze stupefacenti. Ho dichiarato in Aula - ha spiegato - che per disobbedienza civile mi fumerò una canna davanti a Palazzo Marino e poi cederò una ciocca di capelli alla consigliera della Lega". La "sfida" è lanciata. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il consigliere che promette di fumare "una canna" davanti al comune (e perché lo fa)

MilanoToday è in caricamento