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Pisapia, bilancio di metà mandato: "Da fuori ci apprezzano"

Il sindaco traccia il bilancio a Radio Popolare. E parla di Expo, vie d'acqua, elezioni del 2016 e città metropolitana

Giuliano Pisapia parla della sua prima metà mandato da sindaco di centrosinistra di Milano a Radio Popolare. Lo fa due giorni dopo la riunione "segreta" con i suoi assessori, durante la quale avrebbe chiesto alla giunta di trovare progetti, possibilmente già finanziati, da realizzare entro il 2016. In radio, Pisapia ha difeso la sua attività ritenendo "positivo il nostro percorso", anche se ha aggiunto di non voler "fare finta che non ci siano problemi".

"Troppe attese sulla città", all'interno, ma dall'esterno guardano con favore alla "nuova" Milano: inclusa tra le Smart Cities europee, dialoga con New York, è tra le prime dieci città italiane per qualità della vita secondo il Sole 24 Ore. Questo in sintesi il pensiero di Pisapia. Che nel 2016, quando scadrà il mandato, vede uno scenario molto differente: città metropolitana e soprattutto zone trasformate in municipi con più poteri e l'elezione diretta del presidente.

Pisapia difende l'Expo, soprattutto il concetto di "Expo diffuso con eventi culturali e dibattiti scientifici" che il comune sta preparando per il 2015: "Vogliamo portare Milano al centro del dibattito", ha affermato a Radio Popolare. Inevitabile l'accenno alle vie d'acqua, una questione su cui si sta facendo moltissima polemica soprattutto in relazione al canale che, dal sito di Expo, arriva fino al Naviglio Grande. Per alcuni è una pessima soluzione, non navigabile, una ferita di cemento all'interno dei meravigliosi parchi della zona ovest di Milano. "Vorrei si vedesse anche la rinascita della Darsena", ha sottolineato Pisapia. Aggiungendo comunque che il dialogo con i residenti nelle zone interessate è aperto. Ci saranno novità?

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