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Palmeri (Terzo Polo): sui profughi coinvolgere Ue e non improvvisare

Il candidato sindaco di Fli, Udc e Api interviene sui profughi libici destinati alla Lombardia: "sbagliano Pisapia e la Moratti"

Sull'affare dei profughi in attesa di arrivare in Italia dalla Libia interviene anche il candidato sindaco del Terzo Polo, Manfredi Palmeri. Come si ricorderà, dopo un incontro tra il ministro Maroni e le Regioni, era stato deciso che in Lombardia sarebbero arrivati non più di 9mila profughi. Cifra che, a fronte della disponibilità espressa da Formigoni, aveva fatto sobbalzare De Corato e i leghisti.

Palmeri chiede che il governo fornisca alle Regioni un quadro complessivo anche coinvolgendo i paesi dell'Ue. Insufficienti, a suo dire, sia le parole del sindaco Moratti sia quelle dello sfidante del centro-sinistra, Giuliano Pisapia: "La Moratti meno di un mese fa a massacri iniziati parlava di ‘aiuto nel Paese di provenienza’ come se ci fossero state condizioni normali e non spendeva parole sulle azioni di Gheddafi. Pisapia ha evidenziato i condivisibili aspetti di solidarietà ed umanità senza però porre alcun problema sulla distinzione tra profughi e clandestini e sulla necessaria strategia dell’Unione Europea".

Secondo Palmeri, le istituzioni, le associazioni e il mondo cattolico saranno all'altezza, ma "non si può improvvisare affidandosi solo alle capacità morali e organizzative della nostra città". Palmeri infine chiede che venga coinvolta l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, un'agenzia poco conosciuta, creata nel 1951 (l'Italia è uno dei paesi fondatori), che si occupa di coordinamento tra i paesi a livello sia operativo sia strategico.

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