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I lavori in piazza Castello ripartono: il sì del Consiglio di Stato

Dopo lo stop del Tar per un'azienda esclusa dalla gara

Sono pronti a ripartire i lavori per la riqualificazione di piazza Castello, a Milano, dopo uno stop imposto dal Tar in seguito ad un ricorso presentato da un'azienda esclusa dal Comune di Milano dalla gara. Palazzo Marino ha presentato ricorso al Consiglio di Stato e lo ha vinto. Il supremo grado del giudizio amministrativo ha sentenziato infatti che sussiste l'interesse a proseguire comunque i lavori, dato che è stato allestito un cantiere di grandi dimensioni in una zona - quella di fronte al Castello Sforzesco - pedonale e di grande passaggio sia per i milanesi sia per i turisti.

Piazza Castello: i rendering del progetto definitivo

E, di più, con lavori di scavo già eseguiti e i conseguenti rischi di infiltrazione se il cantiere venisse 'abbandonato' a lungo. Far proseguire i lavori - nota il Consiglio di Stato nella sentenza - consentirà invece di proseguire con l'impermeabilizzazione e di garantire "il presidio quotidiano e costante del cantiere". E' stato Pierfrancesco Maran, assessore milanese all'urbanistica, ad annunciare il pronunciamento del Consiglio di Stato, aggiungendo che il cantiere ripartirà mercoledì 8 settembre. Al di là della sospensione della sentenza del Tar, il Consiglio di Stato ha poi fissato per il 30 settembre la camera di consiglio per la trattazione collegiale dell'istanza.

Il punto di vista del Comune è quello di non far partecipare ai lavori aziende che, in passato, si siano 'macchiate' di alcuni reati. In questo caso, l'azienda era stata coinvolta nell'inchiesta 'mensa dei poveri' ma, secondo i giudici del Tar, di fatto si sarebbe riabilitata rispettando la legge: in particolare, ha estromesso l'amministratore delegato dalla governance e dalle quote, rendendosi poi disponibile a risarcire i danni. Tuttavia per il Consiglio di Stato è più importante far proseguire comunque i lavori nel cantiere della piazza.

Il progetto

lavori sono incominciati l'8 luglio e, secondo il cronoprogramma, sarebbero durati 500 giorni. Al termine di tutto, lo spazio sarà molto più ombreggiato grazie ai 184 nuovi alberi lungo tre filari, con asfalto pressoché tutto sostituito da beola e granito. L'intervento iniziale è stato pensato sull'area tra via Lanza e via Beltrami, con granito bianco di Montorfano e beola grigia, mentre il passaggio centrale sarà suddiviso in un percorso di cubetti di granito affiancati da settori laterali pavimentati in lastre di grandi dimensioni. Largo Beltrami 'perderà' le sedute e le fioriere.

Ai lati di piazza Castello, in un momento successivo, saranno realizzati i tre filari di alberi, interrotti nei punti d'attraversamento. Infine saranno riqualificati i viali che cingono il Castello Sforzesco lungo Foro Bonaparte, con pavimentazione in calcestre anziché in asfalto e riqualificazione delle aiuole con arbusti ornamentali. Il costo stimato per tutto il progetto di riqualificazione è di cinque milioni e mezzo di euro.

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