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Cronaca

Derivati, banche a processo: il Comune è parte civile

Prima udienza del processo sui derivati acquistati dal Comune di Milano. Il pm: "Se il giudice accoglie la nostra tesi, sarà un effetto domino in tutta Italia". Processo rinviato al 19 maggio

Prima udienza, questa mattina, per le quattro banche (e gli undici ex funzionari) sulla vicenda dei derivati del Comune di Milano. Il processo pilota, per le accuse di truffa aggravata, è stato subito sospeso per motivi tecnici. Le udienze riprenderanno, davanti a un nuovo giudice, Oscar Magi, a partire dal prossimo 19 maggio.

Nonostante la 'falsa partenza' del processo, molti erano i giornalisti, anche stranieri, di tv e carta stampata, al Palazzo di giustizia milanese. "E' più duro processare Silvio Berlusconi o le banche?" ha chiesto un cronista con accento inglese al procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, titolare delle indagini. Il pm sorridendo ha risposto: "Dopo glielo saprò dire...".

  Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex city manager del Comune e un suo consulente  


Il sindaco Moratti, insieme a numerose associazioni di consumatori, si è costituita parte civile e il giudice ha accolto la richiesta. Si tratta del primo processo che cerca di capire se ci siano profili penali rispetto ai contratti di questo tipo, cioè dei prodotti derivati.

"Se venisse accolta dal tribunale la nostra tesi - ha specificato Robledo -, potrebbe avere un effetto domino sui contratti derivati di questo tipo stipulati dalle varie amministrazioni in Italia".

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