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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Frenate brusche in metro a Milano: blocchi di emergenza disattivati, allarmi spenti (per ora)

La prima mossa di Atm per evitare altre frenate. Le rassicurazioni: "Sicurezza garantita"

Non una soluzione definitiva, ma un "tampone" temporaneo. È arrivata la prima risposta di Atm alla serie nera di frenate brusche in metropolitana che nel giro di pochi giorni - a inizio marzo - hanno causato decine di feriti tra i passeggeri, con la procura che ha già aperto un'inchiesta per lesioni colpose

L'azienda - stando a quanto riferito da Gianni Santucci sul Corriere - ha deciso di disattivare i blocchi di emergenza in sei stazioni della linea verde - l'ultimo stop era avvenuto a Cassina de' Pecchi - per evitare così che ci siano altri casi. 

Spiega il Corserra: 

Il 20 marzo i direttori dell’Esercizio e della Sicurezza dell’azienda firmano una comunicazione interna: «Tutte le boe associate ai segnali alti in direzione legale sono state rimosse» nelle stazioni di «Cassina de’ Pecchi», «Vimodrone», «Cimiano», «Garibaldi», «Porta Genova» e «Romolo». 

Le frenate sulla M2, infatti, sembra fossero causate da un malfunzionamento delle "boe", i sensori che vigilano sul comportamento del treno. In sostanza, le "boe" segnalavano all'allarme che il convoglio fosse passato con il rosso e da lì partiva l'ordine di bloccarlo

Anche senza i sistemi di controllo, però, assicura Atm, la sicurezza non è a rischio. "La modifica non ha alcun impatto sulla sicurezza complessiva della circolazione, perché è stata accompagnata da un blocco sugli scambi - ha sottolineato l'azienda -. L’obiettivo primario, a breve termine, è minimizzare il numero delle frenate d’emergenza non dovute, e dunque sono stati temporaneamente rimossi dei meccanismi che generavano falsi allarmi".

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