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La scoperta

La maxi frode da 40 milioni di euro per non pagare l'Iva

Sei persone sono state arrestate dalla guardia di finanza: avevano creato un sistema per evitare il fisco

Una maxi frode di 40 milioni di euro sull'Iva. Sei persone sono state arrestate dalla guardia di finanza a Varese, Bergamo, Como e Sesto San Giovanni (Milano), su disposizione della Procura europea di Milano, perché sospettate di far parte di un'associazione criminale internazionale responsabile di un'imponente frode sull'Iva. Gli arrestati usavano varie società con sede in Bulgaria, Slovacchia, Polonia e Paesi Bassi per vendere materiale informatico ed elettronico a società di comodo in Italia, formalmente amministrate da prestanome, per evadere il pagamento dell'Iva.

Lo schema fraudolento prevedeva un ulteriore passaggio, attraverso la vendita sottocosto ad altre imprese italiane utilizzate per nascondere il sistema di frode e aumentare i profitti. Successivamente i prodotti venivano ceduti a società italiane ed europee regolari, a un prezzo molto competitivo.

La guardia di finanza di Varese in collaborazione con Eppo (European public prosecutor's office) ha verificato che i profitti venivano poi riciclati. Sono in tutto 60 le perquisizioni eseguite in Italia e negli altri Stati coinvolti, mentre la Procura europea, sede di Milano, ha emesso un decreto di sequestro preventivo per un totale di 40 milioni di euro, tra immobili, auto di lusso, gioielli e denaro contante, riferibili agli indagati italiani, convalidato dal gip del Tribunale di Milano.

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