Lo scrittore Jonathan Bazzi e un regista aggrediti a Rozzano dal branco

Lo scrittore Jonathan Bazzi, 37 anni, è stato aggredito a Rozzano da un gruppo di ragazzini, per la strada, mentre passeggiava insieme a colui che sarà il regista del film 'Febbre', tratto dal romanzo d'esordio (finalista nel 2000 al Premio Strega) dello stesso Bazzi, originario della città dell'hinterland sud di Milano, dove in parte è ambientato il romanzo. E' successo sabato 17 dicembre, nel pomeriggio.

E' stato proprio Bazzi, su Twitter, a raccontarlo. "Oggi siamo stati a Rozzano con quello che sarà il regista di 'Febbre' e, mentre passeggiavamo scattando delle foto, siamo stati aggrediti da un gruppo di ragazzini in monopattino", ha scritto sul social network: "Da due sono diventati sei, sette, otto: dalla piazza del comune ci hanno inseguito per una ventina di minuti, urlando e lanciandoci palle di neve sintetica (presa dalla pista di pattinaggio), che per fortuna, data la densità, non ci hanno raggiunto, e lattine piene, che invece l’hanno fatto".

"Ancora omertà a Rozzano"

"Io ho avuto paura, mi sono sentito di nuovo quattordicenne, e non sono riuscito a reagire, conoscendo che posto continua a essere quello in cui sono nato, nonostante chi lo governa - e ahimè spesso anche chi ci vive - si ostini a negare a oltranza", ha proseguito lo scrittore raccontando il fatto su Twitter. "Il mancato rapporto con la verità - ha concluso - è la piaga dei posti come Rozzano, l’istanza condivisa dai più è il ripiegamento omertoso. 'Non è più come una volta', 'qui c’è anche tanta gente perbene', e in un sabato pomeriggio qualunque si finisce rincorsi da piccoli automi addestrati a difendere la piazza dei traffici illeciti dei loro genitori, amici, fratelli".

Nel mese di agosto, Bazzi aveva raccontato di essere stato vittima di un brutto episodio di omofobia a Todi, in Umbria, mentre stava passeggiando insieme al fidanzato: un uomo si era messo platealmente a ridere e aveva detto ad alta voce al figlio di fare lo stesso.