Ndrangheta: pistola in testa a imprenditore davanti alla scuola dei figli
L'uomo aveva un debito da 35 mila euro (più interessi usurari) verso i due fratelli a capo del clan
Tra le attività del clan della 'ndrangheta sgominato a Milano martedì mattina, l'estorsione e l'usura.
Particolarmente raccapricciante un episodio avvenuto a Sedriano il 5 febbraio 2013, quando Giulio e Vincenzo Martino, i due fratelli a capo del clan, il secondo in regime di semilibertà in quel momento, avrebbero raggiunto un imprenditore loro debitore nelle vicinanze della scuola in cui aveva appena accompagnato i figli.
E vicino alla scuola gli hanno puntato alla testa una pistola minacciandolo di morte.
L'imprenditore aveva un debito di 35 mila euro (più il 10% mensile) contratto nel luglio del 2011 per avviare un'attività di compra-vendita e importazione di automobili. In varie occasioni era stato minacciato dai fratelli Martino.