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Il gesto

La svastica al Teatro alla Scala: indagine interna per scoprire i colpevoli

L'annuncio del sovrintendente Meyer. C'è chi ipotizza un collegamento con l'obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro

Ci sarà un'indagine interna per capire chi ha tracciato una svastica su un monitor nell'area macchinisti del Teatro alla Scala, nella giornata di lunedì 14 febbraio. Lo ha annunciato il sovrintendente Dominique Meyer, affermando che si è trattato di un gesto "non accettabile".

La zona in cui si trova il monitor è accessibile soltanto a chi lavora in teatro, non al pubblico. La pubblica denuncia è arrivata da parte di Roberto Cenati, presidente provinciale di Anpi Milano: l'associazione dei partigiani ha una sezione proprio dentro la Scala. Penati ha parlato di "gravissima provocazione" di stampo nazista. In precedenza, alcuni volantini firmati dalla sezione Anpi Scala erano stati imbrattati con scritte ingiuriose.

Un'ipotesi alternativa è che la svastica sul monitor fosse una protesta contro l'obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro: un obbligo scattato proprio il 15 febbraio 2022. Come si sa, recentemente alcuni si sono spinti fino al punto di paragonare l'Olocausto subito dagli ebrei ai tempi del nazismo con le regole anti covid.

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