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Economia

Con la nuova zona gialla si perderanno 740 milioni, secondo Confcommercio

Secondo la Confederazione le riaperture penalizzeranno pesantemente i locali che non hanno uno spazio all'aperto

Bar e ristoranti aperti anche a cena ma solo all'esterno. E secondo una prima stima di Confcommercio Lombardia questa modifica della zona gialla farà perdere circa 300 milioni rispetto alla "vecchia versione" (misura che, tuttavia, ha sempre fatto ripiombare la Regione in zona rossa).

"Con queste regole, in un mese il comparto della ristorazione perderà 740 milioni — ha dichiarato Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia —. Considerato che uno su due dei 45mila pubblici esercizi lombardi è sprovvisto di spazi esterni, e che il coprifuoco resta fissato alle 22, il quadro è presto delineato. Il passaggio dalla vecchia alla nuova zona gialla ‘rafforzata’, insomma, non ha giocato certo a favore di migliaia di imprese".

Lombardia zona gialla: tutto quello che si potrà fare

Con la Lombardia in zona gialla ci saranno più libertà quindi: sì alle cene, sì agli spostamenti tra le regioni, sì al calcetto con gli amici, sì a un film al cinema. E ancora: sì agli spettacoli teatrali, sì a una visita al museo, sì all'aperitivo al bar. 

L'ultimo decreto del governo guidato dal premier Mario Draghi, non a caso ribattezzato "decreto riaperture", alleggerisce infatti - e di molto - i divieti e le restrizioni con i quali i cittadini fanno i conti ormai da mesi. 

La roadmap stilata dall'esecutivo arriva fino a metà luglio, ma già dal prossimo lunedì torneranno consentite numerose attività che fino ad oggi sono vietate, tanto che il provvedimento viene presentato dallo stesso governo come un insieme di "misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da covid 19". 

Pranzi e cene a ristorante e le altre novità

Da lunedì sarà quindi consentito pranzare o cenare nei bar e ristoranti che hanno spazi all'aperto, mentre resta ancora off limits l'interno dei locali. Coprifuoco ancora in vigore dalle 22 alle 5 - e qui si sono scontrati governo e regione - mentre cade il divieto di uscire dalle regioni. 

Tra zone gialle ci si può spostare liberamente, mentre per muoversi tra regioni arancioni o rosse servirà la "certificazione verde", che si otterrà con un tampone negativo delle 48 ore precedenti allo spostamento, con un certificato che dimostri di essere guariti dal covid o con il certificato di vaccinazione. 

Non sarà più necessario avere l'autocertificazione per spostarsi e ci si potrà muovere liberamente. Riaprono i musei e rialzano le saracinesche anche cinema, teatri, live club e sale concerti. "I posti a sedere - si legge nel decreto - sono preassegnati a una distanza di un metro l'uno dall'altro. La capienza massima consentita è pari al 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto", che può essere aumentata - solo all'aperto - "in relazione all'andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti". 

Sì calcetto e scuole in presenza

Torna "dal vivo" anche l'istruzione. Dal 26 aprile e fino alla fine dell'anno scolastico si torna in classe anche nelle superiori: la presenza è garantita in zona gialla dal 70 al 100%, il che rappresenta un vero stress test per i mezzi Atm, la cui capienza è ancora ferma al 50%. Basta Dad anche per le università. Nelle zone gialle e arancioni dl 26 aprile al 31 luglio le lezioni degli atenei si svolgono "prioritariamente in presenza". 

Da lunedì, certifica il decreto, sarà consentito "lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto". Via libera quindi al calcetto tra amici o alle partite di basket nei playground.

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