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Nuovi Municipi: alcuni lavorano spediti, in altri non sono ancora partite le commissioni

La "mappa" dei lavori nei nuovi consigli municipali

Sono passati più di tre mesi dalle elezioni del 5 giugno, primo turno elettorale delle amministrative a Milano, nel quale si sono decisi i presidenti dei nove Municipi (ex zone) e i rispettivi consigli di municipio. Si è invece dovuto attendere il 19 giugno, secondo turno, per il sindaco di Milano e il consiglio comunale. 

Rispetto alle vecchie zone, è cambiato praticamente tutto. Le competenze sono intanto decisamente maggiori: i Municipi devono ora occuparsi direttamente di diverse tematiche per le quali, in precedenza, le zone avevano soltanto una funzione consultiva. Dalla cultura all'edilizia privata, dai servizi alla persona alla manutenzione del verde, ora i "parlamentini" decentrati hanno maggiori poteri e possono rispondere più efficacemente alle richieste dei cittadini.

Ed è cambiata (radicalmente) anche la struttura politica: ora i Municipi sono come il comune, con un presidente (corrispondente al sindaco), due o tre assessori, un consiglio municipale e le commissioni. Bene: come stanno procedendo, a tre mesi abbondanti dalle elezioni, i lavori dei nuovi Municipi milanesi?

Dipende: alcuni molto a rilento, altri più spediti. Cartina di tornasole sono le commissioni, il luogo in cui (grazie anche al regolamento dei lavori, più informale che nel consiglio) è possibile "sviscerare" i problemi e le delibere da portare all'approvazione dei consiglieri. Le commissioni sono state "istituite" in tutti e nove i Municipi, e non poteva che essere così: il regolamento prevede infatti che questo passaggio scattasse non più tardi della terza seduta. 

Da una ricognizione rapida dei nove Municipi, possiamo notare che la maggior parte di loro non ha soltanto istituito le commissioni, ma queste hanno anche iniziato a riunirsi. Così nell'1, nel 3, nel 4, nel 5 (dove sono state istiutite anche due commissioni speciali), nel 6, nell'8 e nel 9. Mancano all'appello i Municipi 2 e 7. Nel Municipio 2 (Loreto - Centrale - Greco - Monza - Padova), probabilmente, la lentezza nell'avvio dei lavori di commissione è derivata dalla lentezza generale fin dall'inizio, con i problemi dovuti alla nomina di Luca Lepore ad assessore e del presidente del consiglio di Municipio. 

Intanto il presidente del consiglio di Municipio, Carlo Sorrentino, ha lasciato la Lega Nord. "Prendo atto - scrive in una nota - della scelta del capogruppo Alessio Ruggeri di escludermi dalle commissioni consiliari". Sorrentino era stato eletto presidente dell'aula nonostante la maggioranza di centrodestra avesse scelto un altro candidato. 

Diverso il caso del Municipio 7 (San Siro - Baggio - Porta Vercellina), dove questi problemi non si sono manifestati, anche se alcuni ipotizzano spaccature tra Forza Italia e Lega Nord nella maggioranza. "E' passata un'altra settimana e ancora non sono state convocate le prime commissioni", ha dichiarato lunedì sera Lorenzo Boati, capogruppo del Pd. "Trovo vergognoso che nel Municipio 7 a metà settembre non siano ancora state convocate le commissioni, sede più idonea all'ascolto dei cittadini", aggiunge Martina Riva, capogruppo di Noi Milano.

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