rotate-mobile
Attualità Piazza Duomo

Per il Wall Street Journal Milano è la migliore d'Italia: ecco l'elogio dei newyorkesi alla città

Nascosta sotto la sua reputazione di 'capitale industriale d'Italia' Milano è molto di più

Sulla rubrica Adventure & Travel del Wall Street Journal Milano è stata definita la città italiana più interessante da visitare. 'Milan' viene osannata e incoronata con la vera regina del Bel Paese nell'articolo "Be a turist in Milan" di Andrew Ferren. "Una nuovissima destinazione, una tendenza culturale, culinaria e di stile", scrive.

Il giornale di New York considera la città della Madonnina non più soltanto la capitale economica dello 'Stivale', fatta di business e shopping, dove una volta ci si fermava solo per il weekend, ma la definisce, al contrario, una meta culturale ambitissima con una crescita del 30 percento delle prenotazioni alberghiere negli ultimi cinque anni.  La città sta venendo fuori, prima era "nascosta da decenni sotto la sua reputazione di 'capitale industriale d'Italia' con innumerevoli riferimenti alle sue fabbriche che emettono fumo grigio su edifici grigi con tempo grigio". 

Dopo il successo di Expo 2015 e quei famosi 21 milioni di visitatori che 'invasero' la città per visitare la kermesse, la città meneghina sembra lanciatissima: moda, life style, eventi come la Fashion Week, il Salone del Mobile e la vasta gamma di fiere e manifestazioni artistiche, culturali - con un'offerta museale di tutto rispetto - e economiche.

Una città vivibile che attira turisti e capitali esteri. La nuova apertura di colossi internazionali nel settore dell'alimentazione, della moda e delle tecnologie ne sono una testimonianza. Ma Milano è anche tradizione: Castello Sforzesco, Navigli, Duomo, Montenapoleone e una miriadi di ristoranti tipici - locali o stranieri - che fanno sentire il visitatore al centro del mondo. Senza dimenticare Villa Necchi Campiglio, oppure la Pinacoteca di Brera, con una delle più importanti collezioni di opere d'arte del Rinascimento. 

Annoiarsi all'ombra della Madonnina non è permesso. Lo dimostrano le cifre e il boom inarrestabile di turisti che pongono la città continuamente al top delle classifiche delle mete più gettonate dai viaggiatori. Il Wsj, poi, propone un elenco di eccellenze nel lusso da visitare almeno una volta a Milano: dal Mandarin Oriental al "Salumaio di Montenapoleone". 

E sui Navigli: 

I Navigli sono la zona a sud-ovest della città; il nome deriva dalla costruzione del Canale del Naviglio nel 12esimo secolo, per facilitare il commercio medievale. Per ragioni sulle quali i sociologi ancora discutono, la presenza dei canali nelle città europee incoraggia le passeggiate e il consumo di drink e cibo, senza dimenticare la "spinta" alle effusioni. I canali, inoltre, sembrano essere un magnete per gli artisti (pensate a Vermeer e Canaletto) e non è di certo una sorpesa che i marciapiedi dei Navigli siano zeppi di caffè, ristoranti, gallerie, studi d'artista e piccole boutique. 

Milano nel cuore dei newyorkesi

Nel 2016 il New York Times, aveva scelto cinque posti da non perdere a Milano. I “places to go” scelti dalla testata americana si trovavano tutti nel quartiere Isola, che la stessa giornalista Lavinia Pisani aveva come un “quartiere che gli abitano considerano radical chic”.  Una panetteria, un ristorante, un bar, un negozio di abiti vintage - e usati - e una gelateria. “Era il quartiere degli operai, diviso dal resto dalla città”. Poi, però, sono arrivati i grattacieli, “il quartier generale di Google Italia” - aveva evidenziato il Nyt - e Isola è diventato uno dei fiori all’occhiello di Milano. 

Foto (C) archivio Where Milan magazine, www.wheremilan.com.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Per il Wall Street Journal Milano è la migliore d'Italia: ecco l'elogio dei newyorkesi alla città

MilanoToday è in caricamento