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Cronaca

Po e Lambro, la sentenza: il Comune è responsabile per “danno ambientale”

Il Comune di Milano è stato ritenuto responsabile civile per "danno ambientale" dal Tribunale di Milano per aver "realizzato con un ritardo di oltre sei anni il sistema di depurazione delle acque reflue urbane". Inquinati Lambro e Po

Una sentenza che sa di ''vittoria di principio, ma di elevato valore simbolico”. Almeno così Legambiente commenta la decisione del Tribunale di Milano di considerare Palazzo Marino colpevole di “danno ambientale” per aver “realizzato con un ritardo di oltre sei anni il sistema di depurazione delle acque reflue urbane”. Questo ritardo, secondo il giudice monocratico della decima sezione civile, Caterina Spinnler,  ha contribuito “all'inquinamento del fiume Lambro e del fiume Po”.
  Il ritardo nel sistema di depurazione ha inquinato il Lambro e il Po  

Le "acque reflue del Comune di Milano, che registra scarichi provenienti da circa 2.700.000 abitanti" si sono "riversate nel fiume Lambro e successivamente nel Po senza essere state sottoposte ad alcun trattamento". E, dunque, "all'inquinamento del fiume Lambro hanno contribuito, in misura importante, gli scarichi non trattati provenienti dal Comune di Milano (...) Lo stesso discorso - conclude il giudice - vale per l'inquinamento del fiume Po".

La causa civile era stata promossa contro l'amministrazione comunale milanese nel 2006 da Legambiente, Provincia di Lodi, Provincia di Rovigo, Parco Regionale Veneto del Delta del Po e da dieci comuni delle province di Milano, Lodi, Pavia e Rovigo.

“Confidiamo nel fatto – sottolineano Poggio e Di Simine di Legambiente - che la sentenza sia monito per tutti gli enti responsabili della salute del fiume Lambro, così come degli altri fiumi lombardi, per avviare concrete azioni di depurazione e risanamento dei fiumi e del loro ambiente circostante”.

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