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Cronaca

Milano, nella valigia nascosti 24 chili di khat: l'anfetamina "dei poveri" che si mastica

Sequestro a Malpensa. Le foglie di khat si masticano e hanno effetti simili all'anfetamina

Chi l'ha spedita probabilmente era certo che sarebbe bastato nascondere tutto in una valigia e aspettare che il carico arrivasse. E invece, purtroppo per lui, non aveva fatto i conti con il fiuto dei funzionari dell'agenzia dogane e monopoli. 

Nei giorni scorsi all'aeroporto di Malpensa sono stati sequestrati 24 chili di foglie essiccate di "Khat", una pianta molto diffusa in Yemen ed in alcuni paesi dell’Africa occidentale e che in Italia è considerata una sostanza stupefacente, chiaramente illegale. Il carico, scoperto nel Gateway di Poste italiane nello scalo aeroportuale, era nascosto in due valigie proveniente dall'Etiopia ed è stato sequestrato a carico di ignoti. 

Già in passato la rotta preferita dei trafficanti di khat era stata quella tra Addis Abeba e Malpensa, tanto che non erano mancati sequestri, indagini e arresti. L'ultimo era avvenuto ad aprile scorso, proprio in aeroporto, quando i finanzieri avevano messo le mani su 150 chili di droga, tra cui ingenti quantità di khat e di ayahuasca, la "droga degli sciamani" molto diffusa in Perù. 

Cos'è khat, la droga dei poveri

Conosciuta come droga dei poveri - perché è la sostanza stupefacente con il prezzo più basso tra quelle sul mercato - il Khat "comprende le foglie ed i germogli freschi del Catha edulis Forsk, un arbusto fiorito sempreverde coltivato in Africa orientale e nella penisola arabica sud-occidentale", spiegano dalla direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell'Interno. 

Ma quali sono i "poteri" del khat? "Le principali componenti attive del khat sono il catinone e la catina. Il khat masticato rilascia queste sostanze nella saliva; queste vengono rapidamente assorbite ed eliminate. Sia il catinone che la catina sono strettamente correlate all’amfetamina e gli effetti farmacologici del catinone sono qualitativamente simili a quelli dell’amfetamina anche se è meno potente. Vengono masticate solo le foglie fresche perché il catinone degrada presto in materiale vegetale vecchio o secco", chiariscono ancora gli specialisti. 

Una sorta di anfetamina dei poveri, quindi, che viene masticata da chi vuole assumerla e che di solito viene spedita nascosta nelle foglie di banane sperando di ingannare i controlli. "Anche se il khat può essere ingerito come infuso oppure fumato, il modo più comune di assunzione consiste nel masticarne la pianta. In tal modo il materiale vegetale fresco rilascia un succo che viene inghiottito mentre i residui vengono sputati", si legge sul sito della direzione per i servizi antidroga. 

I suoi effetti durano diverse ore: 

Sia il catinone che la catina sono stimolanti del sistema nervoso centrale, ma hanno una potenza inferiore rispetto all’amfetamina. Il consumo di khat porta ad effetti qualitativamente simili a quelli della citata amfetamina, cioè aumento della pressione sanguigna, stato di euforia e allegria, aumento dello stato di allerta ed eccitazione.
 

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