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Cronaca Città Studi / Via Garofalo, 4

Milano, le notti delle feste 'anti covid': party in casa o nei bar 'chiusi' e segnalazioni dei vicini

Nel weekend due feste fermate dai carabinieri, una in casa e una in un bar. I controlli

Coprifuoco ignorato, divieto di assembramento neanche considerato e distanziamento sociale totalmente dimenticato. Con un bel contorno di musica, schiamazzi, caos e alcol. Almeno fino a quando i vicini hanno deciso di dire basta. 

Domenica notte di lavoro per i carabinieri della compagnia di Milano, che sono dovuti intervenire per scrivere la parola fine su due feste totalmente abusive e totalmente noncuranti dei divieti imposti dalle norme anti covid. 

Il primo allarme è scattato alle 3, quando è stato segnalato un party privato in un locale di via Piccinni, che sulla carta era chiuso. All'interno del bar - hanno fatto sapere dall'Arma in una nota nelle scorse ore - i militari hanno trovato dieci persone, tutte identificate e multate per non aver rispettato il coprifuoco, per aver ignorato il divieto di assembramento e per non aver indossato i dispositivi di protezione individuale. Il bar è stato invece segnalato alla Prefettura e con ogni probabilità la licenza verrà momentaneamente sospesa. 

Quaranta minuti dopo altra telefonata, ma questa volta da via Garofalo. In un appartamento di due fratelli italiani di 22 e 24 anni, i carabinieri hanno scoperto altri 10 giovani in quella che era a tutti gli effetti una festa privata tra universitari. Anche per loro stesso, triste, finale amaro per il party: ritorno a casa obbligatorio e sanzione amministrativa di 400 euro. 

Nella serata precedente, invece, a finire nei guai era stata la titolare di un disco pub di Melzo, che aveva deciso di aprire il proprio locale per una festa di compleanno con decine e decine di invitati.

Ma quella dei party abusivi a Milano sta diventando ormai una sorta di "moda", con polizia e carabinieri sempre più costretti a "rincorrere" le segnalazioni dei vicini, come accaduto in una discoteca in zona Porta Ticinese o, qualche giorno prima, in una camera presa in affitto da decine di ragazzini in un albergo vista Duomo. Ma sono tante, tantissime le feste organizzate - e interrotte - nelle notti meneghine "a prova di covid".

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