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Milano, statua di Montanelli vandalizzata: perquisito un 21enne antagonista

Le indagini della polizia sull'episodio di giugno. Trovata una carta di credito sul posto

Una carta di credito per l'acquisto della vernice ha "tradito" uno studente e militante antagonista di Milano di 21 anni che, lunedì mattina, si è visto arrivare i poliziotti della Digos per una perquisizione in casa. Il giovane è fortemente sospettato di avere partecipato al raid della notte tra il 13 e il 14 giugno 2020 ai Giardini Pubblici durante il quale è stata imbrattata di vernice rossa la statua del giornalista Indro Montanelli, a cui tra l'altro sono intitolati i giardini. 

La Rete Studenti e il collettivo Lume avevano di fatto rivendicato il gesto pubblicando il video. I partecipanti al raid avevano abbandonato sul posto alcuni barattoli di vernice, ma non solo: la polizia aveva ritrovato anche la carta di credito attribuita al 21enne, che frequenta proprio il collettivo Lume.

Gli antagonisti, sempre con vernice rossa, avevano lasciato anche la scritta "razzista, stupratore". Il riferimento è al "matrimonio" contratto dal giornalista con una dodicenne eritrea durante la guerra d'Etiopia negli anni '30: un episodio controverso nella biografia di uno dei "padri" del giornalismo milanese e italiano. La statua era già stata imbrattata nel 2019; pochi giorni prima del raid di giugno 2020 i Sentinelli avevano avanzato la proposta di rimuoverla, scatenando un dibattito in città. La maggior parte dei politici milanesi, a cominciare dal sindaco Beppe Sala, si era comunque dichiarata contraria alla rimozione. 

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