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La visita

Il Pd chiede che il governo faccia in fretta sulla ristrutturazione del Beccaria

La richiesta di Nahum e Giungi

Il carcere minorile di Milano intitolato a Beccaria va ristrutturato al più presto. A chiederlo sono Daniele Nahum e Alessandro Giungi, presidente e vice presidente della sottocommissione carceri del Comune di Milano, dopo avere effettuato una visita ispettiva all'interno del penitenziario al centro delle polemiche, e delle cronache, dopo che il giorno di Natale sette giovani detenuti erano scappati passando dall'area in cui è presente, da anni, un cantiere. Successivamente, a gennaio, durante una mini-rivolta, era stato dato fuoco ad alcuni materassi all'interno di alcune celle.

"Chiediamo al governo - scrivono in una nota i due consiglieri comunali - di procedere ai promessi lavori di sistemazione e di ristrutturazione dell'istituto, così da consentire condizioni detentive più adeguate ed evitare che i ragazzi, residenti a Milano o comunque in Lombardia, vengano portati in altri istituti distanti anche mille chilometri da dove risiedono".

I lavori, in corso da anni, non sono ancora stati terminati, e non è stata ancora ripristinata la zona delle celle i interessate dall'incendio scoppiato dopo Natale. "Segnaliamo anche - concludono Nahum e Giungi - la chiusura, da anni, del centro di prima accoglienza situato a fianco dell'istituto, che avrebbe la funzione di far trascorrere in un luogo non detentivo un minore arrestato, finché l'autorità giudiziaria non decida la sua effettiva collocazione".

In precedenza un gruppo di esponenti radicali, capitanati dalla segretaria dell'Associazione Enzo Tortora, Federica Valcauda, avevano fatto visita al Beccaria, spiegando poi ai giornalisti che "alcune parti della struttura sono fatiscenti".

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